Causata dal batterio Erwinia amylovora, è considerata una delle più gravi e pericolose malattie infettive delle Rosacee Pomoidee e per questo sottoposta all‘obbligo sia di notifica che di lotta. In Italia è presente dal 1990 e in Trentino il primo caso risale al 2003. Il suo nome, colpo di fuoco, descrive la sintomatologia che si osserva sulle piante colpite, dove foglie e germogli appassiscono e arrossano: la pianta assume così un aspetto "bruciato". I focolai di colpo di fuoco batterico sono rilevabili anche in giardini, orti, incolti, siepi, bordure, lungo le piste ciclabili, nei parchi giochi e in tutti gli altri luoghi pubblici e privati. Oltre al melo, sono interessate dalla grave batteriosi altre piante da frutto, ornamentali e spontanee quali pero e melo cotogno, pero corvino, nespolo, sorbo, rosa canina, biancospino, Amelanchier Medik., Chaenomeles Lindl., Cotoneaster Medik., L., Eriobotrya Lindl. (nespolo del giappone), Photinia davidiana Decne., Pyracantha M. Roem.
